WELCOME HOME-SANITARIUM

PAZZA SOCIETA'. 'Sanitarium' è, al pari di capolavori come 'One', un macabro sguardo dentro realtà orribili che spesso la società ignora, o vuole ignorare. La canzone parla dei tormenti interiori di un rinchiuso in un ospedale psichiatrico, e narra i suoi piani di rivolta: i ricoverati si ribellano ai medici, li uccidono addirittura e fuggono. La volontà di sopravvivenza ad un mondo folle, anche in metafora ma non solo, è più forte di ogni costrinzione. I medici tentano di convincere il paziente di essere pazzo, col fine di costringerlo ad ammettere la propria responsabilità. Il brano è metafora di una società che vuol far credere che le devianze dalla massa sono malattie da curare. Come se ogni difetto del comportamento umano sia attribuibile ad un gene difettoso, quindi evitabile o curabile grazie agli ospedali. La società vuole automi, ma 'un uso violento porta a dei piani violenti'. L'arpeggio è una lenta nenia funebre con massacrante finale in crescendo. Ennesima cruda verità sviscerata dalla band in faccia a chi vuol farci credere che vada tutto fottutamente bene.

WELCOME HOME. Welcome to where time stands still No one leaves and no one will Moon is full, never seems to change Just labeled mentally deranged Dream the same thing every night I see our freedom in my sight No locked doors, no windows barred No things to make my brain seem scarred Sleep, my friend, and you will see That dream is my reality They keep me locked up in this cage Can't they see it's why my brain says 'rage' Sanitarium, leave me be Sanitarium, just leave me alone Build my fear of what's out there Cannot breathe the open air Whisper things into my brain Assuring me that I'm insane They think our heads are in their hands But violent use brings violent plans Keep him tied, it makes him well He's getting better, can't you tell? No more can they keep us in Listen, damn it, we will win They see it right, they see it well But they think this saves us from our hell Fear of living on Natives getting restless now Mutiny in the air Got some death to do Mirror stares back hard 'Kill'l, it's such a friendly word Seems the only way For reaching out again.

BENVENUTO A CASA. Benvenuto dove il tempo è immobile Nessuno se ne va e nessuno lo farà La luna è piena, non sembra mai cambiare Etichettato pazzo Sogni la stessa cosa ogni notte Vedo la nostra libertà nel mio mirino Nessuna porta chiusa, nessuna finestra sbarrata Nessuna cosa per fare sembrare spaventato il mio cervello Dormi amico mio e vedrai Che il sogno è la mia realtà Mi tengono rinchiuso in questa gabbia Non vedono che è perché il mio cervello dice rabbia Manicomio, lasciami essere Manicomio, lasciami in pace Costruisci la mia paura di quello che è là fuori E non posso respirare l'aria fresca Sussurri cose nel mio cervello Assicurandomi che sono pazzo Credono che le nostre teste sono nelle loro mani Ma un uso violento porta a dei piani violenti Tenetelo legato, lo fa star bene Sta migliorando, non vedi? Non ci possono più tenere dentro Ascolta, dannazione, vinceremo Vedono giusto, vedono bene Ma pensano che questo ci salvi dal nostro inferno Paura di continuare a vivere I nativi si stanno agitando L'ammutinamento è nell'aria Bisogna uccidere qualcuno Lo, specchio rimanda indietro lo sguardo fisso Uccidere, è una parola così amichevole Sembra essere l'unico modo Per comunicare nuovamente.

NOI POSSIAMO FARE TUTTO

VARIETA’ TEMATICO LIRICA. I Metallica, lo hanno dimostrato più volte, sono band ‘totale’, capace di toccare ogni argomento e destare svariate tipologie di emozioni, grazie ad una notevole poliedricità musicale. In pochi possono dire lo stesso, tra i colossi del metal: gli Stayer hanno solo la cattiveria devastante, i Maiden invece non arrivano affatto a certi livelli di ‘distruzione’. I Metallica invece sanno proporre pezzi più estremi (come quelli di KEA, per esempio) ed altri più melodici (come quelli del Black Album), lenti di gran effetto (Nothing Else Matters, Fade To Black, One, Sanitarium) e monolitici pachidermi di pesantezza notevole (The Thing That Should Not Be, Harvester Of Sorrow), sempre prediligendo un repertorio veloce, energico, caratterizzato da potenti killer songs. I Megadeth hanno un livello tecnico superiore, ma brani meno cruenti; e quando hanno cercato di introdurre dei ‘lenti’, si sono commercializzati. Judes Priest e Black Sabbath, come gli Iron Maiden, non toccano certi picchi di pesantezza, cosa normale in band di heavy classico. Non è dunque con loro che si deve paragonare la musica dei Metallica, per notare un’evidente polivalenza, bensì con altri gruppi thrash: oltre ai già citati Slayer e Megadeth, spiccano gli Anthrax, i Testament e gli Exodus: i primi appaiono, però, meno oscuri e cattivi dei four horsemen, mentre i secondi sono più simili agli Slayer e dunque molto solidi nella loro compattezza e ruvidità: poco spazio concesso alla melodia e a brani meno assassini. Sulla stessa linea i thrashers ‘europei’: Sodom, Kreator, Destruction. I Metallica passano indistintamente da una bombarola Damage Inc ad una romantica Nothing Else Matters. Caratteristica riscontrabile negli Annihilator, ma il fatto di cambiare line up in ogni album non è positivo per la band canadese. Inutile citare gruppi di confine col thrash, il death o altri generi (Sepultura, Pantera), prettamente orientati alla musica estrema. Più simili ai Metallica sono gli Overkill (che però tendono di più al classic heavy rispetto ai Nostri), i Laaz Rockit (con esiti meno eclatanti), i Metal Church. Musica per ogni gusto, insomma, sempre nei confini metallici: l’evoluzione dei furiosi thrasher di KEA è proseguita fino ad oggi e in maniera continua, anche a costo di sorbirsi critiche e attacchi. Molti gruppi non si sono evoluti affatto, e hanno sfornato serie di dischi tutti identici tra loro.

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