1999 S&M (live)
METALLICA LIVE WITH SAN FRANCISCO SYMPHONIC ORCHESTRA
S&M. Il 21 e il 22 aprile i Metallica tengono due concerti al Community Theater di Berkeley con la San Francisco Symphony Orchestra, arrangiata e diretta da Michael Kamen, che già aveva collaborato a 'Nothing Else Matters'. James Hetfield definì Kamen 'Un ponte tra due mondi'; Kamen invece commentò: 'Lasciate che i Metallica siano i Metallica e che la San Francisco Symphony Orchestra sia la San Francisco Symphony Orchestra: abbiamo più affinità che divergenze, anche se le differenze sono spettacolari'. Jason Newsted fu molto diretto, come sempre: 'Noi sappiamo che sanno suonare, e loro sanno che noi sappiamo suonare. Si tratta solo di riuscire a capire il volume di ognuno'. I concerti furono registrati a dovere, e dopodichè la band tornò in tour. Il prodotto dell'incontro magico tra heavy metal e orchestra sinfonica uscirà il 23 novembre 1999 col titolo 'S&M'. Un suono fantastico si percepisce già nella maestosa 'The Ecstasy Of Gold', mentre un'interpretazione sublime di 'The Call Of Ktulu' permette di cogliere l'interazione tra i due gruppi in modo graduale (essendo un pezzo solo strumentale). Si attacca con 'Master Of Puppets', in cui l'Orchestra saggiamente non segue i riffs troppo veloci ma si dedica ad un sublime slancio di archi e stilettate con le quali accompagnare le parti più dure; ottimo l'abbinamento nella lunga parte centrale. L'orchestra dipinge uno sfondo horror eccelso in 'Of Wolf And Man' e rende ancora più drammatica 'The Thing That Should Not Be', col suo riff potente che rieccheggia nella sezione degli archi. 'Fuel' e 'The Memory Remains' naturalmente scivolano via senza particolari picchi, portando l'ascoltatore al primo brano inedito, 'No Leaf Clover', in cui James sfiora addirittura il falsetto. Interessanti le versioni di 'Hero Of The Day' e 'Devil's Dance', mentre 'Bleeding Me' è arricchita dalla presenza degli archi, concludendo il primo disco; il secondo è introdotto da una raffinata 'Nothing Else Matters', seguita a ruota da 'Until It Sleep' che suona meglio che su 'Load'. Monumentale e solenne come la sua tradizione comanda è 'For Whom The Bell Tolls'; il secondo inedito, 'Human', è meno fresco di 'No Leaf Clover', mentre autentica tensione si respira in 'Wherever I May Roam'. 'Outlaw Torn' precede una 'Sad But True' -che avrebbe potuto essere più immensa- e una 'One' pompata a meraviglia, in cui spiccano gli archi e in cui risalta il binomio difficile ma azzeccato nel finale rabbioso. Immancabile il classico 'Enter Sandman', che conduce 'S&M' all'apocalittico finale, dedicato a 'Battery': uno dei momenti salienti dell'intera opera.METALLICA LIVE WITH SAN FRANCISCO SYMPHONIC ORCHESTRA
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