ONE

RAGGELANTE. Nel 1988, due anni dopo il capolavoro Master Of Puppets e la morte di Cliff Burton, i Metallica gridano giustizia per tutti e si scagliano, tra le altre cose, contro la realtà raggelante della guerra. One è un capolavoro lirico e musica, una malinconica ballata funerea che incalza in un potente heavy rock narrando una storia vera e struggente. Una storia che ispirò anche un vecchio film [Johnny Got His Gun], e che narra del 19enne Joe Bonham, che dal Colorado partì volontario per la prima guerra mondiale. Il ragazzo asciò la famiglia, la ragazza e gli amici per combattere in Europa, ma una granata lo rese cieco, sordo, muto e privo di arti. Un macello di sangue in una trincea sporca di fango, un'agonia che in ospedale lo porta a vivere attaccato alle macchine, cercando di comunicare un messaggio straziante: 'uccidetemi'. I medici non gli concedono questa pietà, anzi viene licenziata l'infermiera che cerca di staccare il tubo dell'ossigeno. Joe chiede di essere esposto in pubblico come monito contro la crudeltà dei conflitti, ma nemmeno questa pietà gli viene concessa. La canzone è da pelle d'oca, sempre preceduta da diversi minuti di esplosioni, spari, fuochi. Un classico della band, il suo primo videoclip e uno dei testi più apprezzati, anche al di fuori dell'ambito metal.

ONE. I cant remember anything Cant tell if this is true or dream Deep down inside I feel to scream This terrible silence stops me Now that the war is through with me Im waking up I can not see That there is not much left of me Nothing is real but pain now Hold my breath as I wish for death Oh please god,wake me Back in the womb its much too real In pumps life that I must feel But cant look forward to reveal Look to the time when I'll live Fed through the tube that sticks in me Just like a wartime novelty Tied to machines that make me be Cut this life off from me Hold my breath as I wish for death Oh please god, wake me Now the world is gone Im just one Oh god, help me hold my breath as I wish for death Oh please God help me Darkness imprisoning me All that I see Absolute horror I cannot live I cannot die Trapped in myself Body my holding cell Landmine has taken my sight Taken my speech Taken my hearing Taken my arms Taken my legs Taken my soul Left me with life in hell.

UNO. Non posso ricordare niente Non capisco se sia la realtà o se sto solo sognando Dentro di me vorrei gridare Ma sono fermato da questo mostruoso silenzio Ora che ho terminato la mia guerra Mi sto svegliando non posso vedere nulla Non c’è più molto di me Ora l’unica cosa vera che sento è il dolore Trattieni il mio respiro perché desidero di morire Oddio, ti prego, svegliami E’ troppo reale ritrovarmi ancora qui dentro alla pancia Pompa dentro la vita che deve arrivare sino a me Ma non riesco a guardare oltre per scoprire Sta attento a quando morirò Grazie al tubo che mi hanno infilato in me posso nutrirmi Proprio come una novità in una guerra Vivo grazie a delle macchine che sono legate al mio corpo Tagliate tutto, non voglio questa vita Trattieni il mio respiro come desidero di morire Oddio, ti prego, svegliami Adesso che non c’è più nessuno al mondo sono solo uno Oddio, aiutami trattieni il mio respiro perché desidero di morire Oddio, ti prego, aiutami Il buio M’imprigiona Tutto ciò che riesco a vedere È solo orrore Non posso vivere Non posso morire Sono imprigionato in me stesso E’ il mio corpo la mia stessa cellula che m’imprigiona La mina Mi ha rubato la vista Mi ha rubato la voce Mi ha rubato l’udito Mi ha rubato le braccia Mi ha rubato le gambe Mi ha rubato l’anima Ora la vita che mi resta è un inferno.

I FILOSOFI DEL METAL

UNA BAND SEMPRE INTELLIGENTE. Oltre che per la loro musica grandiosa, i Metallica si sono sempre contraddistinti per essere una band davvero molto intelligente. L'esempio della moltitudine di argomenti trattati [guerra, religione, giustizia, amore, droga, alcool, corruzione, oppressione, voglia di libertà, appartenenza] è stato trattato in modo ampio, eppure da solo non spiega al meglio l'essenza esistenzialista della band. Non sono gli unici, bisogna dirlo, a porsi dei problemi ed esporre la realtà: lo hanno sempre fatto anche i Megadeth, gli Slayer, e molti altri. Ma i Metallica hanno sempre quel qualcosa in più, quell'essere più vicini di tutti alla gente. I loro inni sono voce del popolo comune, egli stessi elementi del gruppo sono gente qualunque. Il loro coraggio li rende idoli; il loro essere stati nemici della droga e della falsità, dell'ipocrisia e dell'imposizione rende la loro immagine 'vera', ammirevole agli occhi di chi li conosce per davvero. Certo, qualche cazzata l'hanno fatta tutti: James ci è cascato con l'alcool, ma questo non smuove di una virgola il rispetto che questo grande omaccione dal cuore d'oro e l'aspetto da barbaro si merita. Lunga vita ai Metallica, sempre i numeri uno!

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