1991: CLAMOROSO TRIONFO DEL 'BLACK ALBUM'
IL SUCCESSO E' MONDIALE
VERSO IL SUCCESSO. Nel 1991 I Metallica pubblicarono un nuovo album, l'omonimo Metallica, prodotto dall'affermato produttore Bob Rock, noto anche per aver lavorato con i Mötley Crüe, i Bon Jovi e Cher. Il disco fu soprannominato dai fan Black Album per via della copertina quasi completamente nera, salvo che per il logo del gruppo visibile in controluce e per il serpente simbolo della Gadsden flag; il soprannome Black Album intende inoltre richiamare il famosissimo White Album dei Beatles. Fu un lavoro di heavy metal più classico, ma al tempo stesso fresco, vivace, davvero coinvolgente. Il disco fu anche il maggiore successo commerciale del gruppo grazie alle 23 milioni di copie vendute, e fu trainato dai famosi singoli 'Enter Sandman', vincitore di un Grammy Award come Best Metal Performance nel 1992, e 'Nothing Else Matters'. Al contrario del disco precedente, il Black Album presenta giri di basso molto rafforzati, e perciò Jason Newsted fu segretamente ringraziato dal resto della band per aver dato un maggiore contributo alle sonorità dell'album. Metallica ricevette però anche alcune critiche, specialmente dai fan di vecchia data, che non accettarono l'abbandono seppur parziale delle sonorità thrash a favore di altre più semplici ed orecchiabili. Grazie a questo cambiamento, i Metallica divennero però una delle maggiori realtà musicali del periodo, partecipando così ad importanti concerti tra cui il Freddie Mercury Tribute Concert del 1992, evento organizzato in memoria del vocalist dei Queen Freddie Mercury (del quartetto britannico avevano già coverizzato 'Stone Cold Crazy', nel 1990), dove suonarono insieme ad altri artisti come Robert Plant dei Led Zeppelin, Elton John, David Bowie, Roger Daltrey degli Who, Zucchero, Liza Minnelli, Tony Iommi dei Black Sabbath e i Guns N' Roses.

SVOLTA. Si sarebbe chiamato 'Metallica', il nuovo album, a voler indicare un nuovo corso ed una nuova identità assunta dalla band; lo avrebbero chiamato tutti semplicemente 'Black Album', per via della copertina completamente nera. Nell'anno in cui il grunge dei Nirvana (con 'Nevermind') segnava la caduta dell'heavy metal, trascinato verso la sua fine dal declino di band come Judas Priest e Black Sabbath, i Metallica sferrarono un colpo di grande maturità, spiegando in modo chiaro e comprensibile a tutti che cos'era l'heavy metal. Kirk Hammett, ormai padrone di una tecnica superlativa di stampo ottantiano, scelse di fregarsene delle mode e suonare ciò che preferiva, semplificando il suo stile. A febbraio la cover di 'Stone Cold Crazy' ricevette un Grammy come miglior esecuzione rock. La band resta lontana dal pubblico fino al 30 luglio, quando uscì il sigolo e il videoclip di 'Enter Sandman': rappresentava l'incubo di un ragazzino che scappava da un autotreno che lo inseguiva, ed era una canzone potene ma lontana dagli standard rapidi e oscuri della band. L'imponente tour organizzato per supportare il disco parte ad agosto: si chiama Wherever We May Roam Tour e prende avvio al Phoenix Stadium di Petaluma (California); nei 13 brani in scaletta, sono presenti solo due inediti: 'Enter Sandman' e la cadenzata 'Sad But True', un macigno opprimente ben accolto dal pubblico. Dopo una seconda data a Petaluma, i Metallica partirono per l'Europa, suonando a Copenaghen il 10 agosto: fu l'ultima data prima dell'uscita dell'album, atteso con un'isteria senza precedenti. I negozi aprirono un minuto dopo la mezzanotte del 12 agosto e furono presi d'assalto da folle di appassionati; nella prima settimana, solo negli USA, 'Metallica' vendette 600 mila copie ed entrò subito nella classifica pop.

BLACK ALBUM. 'Metallica' aveva un sound pulito, più facilmente digeribile dalle masse. Il suono era pulito e curato, studiato al dettaglio: un fascino particolare capace di strizzare l'occhio a radio e TV, ma senza perdere in potenza e oscurità che rimanevano in prima fila, pronte a soddisfare anche i fans più estremi, o almeno parte di essi. I Metallica erano convinti di non perdere nessun fans della vecchia guardia, forti di 4 dischi colossali che gli garantivano -secondo loro- una stima e una riconoscenza talmente grandi da perdonargli una mossa un pò più commerciale. Non fu proprio così, e forse gli stessi Metallica furono innervositi dal 'mostro' che avevano creato. Si apriva col riff semplice e immediato di 'Enter Sandman'. Il ritornello, ripetuto svariate volte, era azzeccato e immediato; nella parte centrale si presenta una parte 'parlata' in cui James recita una preghiera incalzato sugli stessi versi dalla voce di un bambino; un cambio di rotta molto evidente, accentuato dallo stile orecchiabile, energico, scarno ma effiace. Pesantissima era 'Sad But True', lenta e dai toni molto cupi, potente nonostante il ritornello orecchiabile: proprio questa peculiarità bifrontale fu il motivo del successo dell'album, che proseguiva col riff incalzante di 'Holier Than Thou': un pezzo più 'forte' e veloce, in cui James dedica versi rabbiosi ai fanatici religiosi. 'The Unforgiven' è una ballad da radio, appassionata e sincera, in cui i fans scoprono un James più morbido e sommesso. La successiva 'Wherever I May Roam' ha un refrain molto melodico ed un taglio quasi epico. Desta scalpore 'Don't Tread On Me', che ad alcuni sembra addirittura patriottica e filoamericana: un capovolgimento rispetto ai forti risentimenti antisistemi di AJFA. 'Trough The Never' aveva un riff veloce ed è un brano rapido e più intriocato, tanto per spiegare che i Metallica sapevano ancora suonare pezzi più tradizionali e complessi ma hanno scelto di non farlo volutamente. 'Nothing Else Matters' è l'altra ballatona, canzone d'amore lenta e delicata: la pietra dello scandalo che divise più di ogni altra. Su un sottofondo orchestrale (arrangiato da Michael Kamen, direttore dell'orchestra sinfonica diSan Francisco), si ha una rarità come un assolo di chitarra suonato da James e non da Kirk. Un pezzo intenso ma un pò strano se visto in quanto prodotto dell'ex rappresentante per eccellenza della musica heavy, 'contro', veloce e rabbiosa. Potente e ben ritmata è 'Of Wolf And Man', mentre 'The God That Failed' riprende il tema della fede corrotta e inaffidabile: un pezzo un pò minore, incalzato dall'intro di basso e dal riff stratificato di 'My Friend Of Misery', dal testo molto deciso. La breve ma compatta 'Struggle Within', veloce e coinvolgente, conclude un disco in cui James 'canta' davvero, per la prima volta con una cura della tecnica molto elevata. Il basso di Jason è in primo piano, si ha un riff per pezzo e le canzoni sono più corte: netta differenza con un passato in cui la band ci aveva abituati a concentrare tantissimi riffs in brani di sette minuti di durata. Tanti tenteranno di copiare la formula del Black Album, senza avere però le capacità compositive dei Metallica.

ORGOGLIO.
I fans di vecchia data storsero il naso, la stampa specializzata accusò la band di essersi venduta: mentre il disco spopolava nei negozi e nelle case, la band rispose alla pioggia di domande con una dichiarazione oprgogliosissima di Jason Newsted: 'Capisco perfettamente chi vuole sentirci fare solo pezzi velocissimi. Se vi piacciono le band thrash, compratevi i dischi di quelle band e andate ai loro concerti, così possiamo tenerle in vita, ma per favore non disprezzate chi ha apert6o la strada e ha sfondato le porte a tanti gruppi che ora apprezzate. I Metallica sono uno dei gruppi che ha avuto un ruolo principale in questa storia. Siamo noi che abbiamo scritto 'Damage Inc', 'Fight Fire With Fire' e 'Whiplash'. Voi gli date un nome, noi abbiamo contribuito a inventarlo. E siamo ancora capaci di suonarlo meglio di chiunque altro. Posso sfidare qualsiasi gruppo death metal, colpo su colpo, in qualsiasi momento: lo schiacceremmo. Li rispetto molto, ma questi sono i fatti'. Tony Scaglione dei Whiplash commenta: 'La cosa che ho sempre rispettato dei Metallica è che hanno provato a fare una cosa diversa in ogni album e hanno fatto maturare il loro sound. Questo è il principale motivo di insoddisfazione di molti dei vecchi fans, per me è invece il loro punto di forza'. Intanto il nuovo dico vendeva tanto, tantissimo: ben presto i Metallica si trovarono nell'inedito ruolo di rockstar milionarie con tanto di album in vetta ad ogni classifica ipotizzabile.

A TUTTA FORZA. Dopo una data in Polonia, i Metallica diedero luogo ad un'entusiasmante esibizione sul palco di Castle Donington, in Inghilterra, calcando il palco con Motley Crue, ACDC e Queensryche. Dopodichè la carovana ripartì toccando Ungheria, Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria, Italia, Francia e Spagna. Il 28 settembre i Metallica furono invitati ad esibirsi, pare direttamente da Mickhail Gorbaciov, all'aereoporto militare in disuso di Mosca, in seguito alla caduta dell'URSS; il concerto, gratuito, vide sul palco anche gli ACDC dei fratelli Young e i Pantera di Phil ANselmo e Dimebag Darrell. Fu un successo incredibile, davanti a 500 mila fans, guastato solo dalla violenza della polizia russa, che non esitava a pestare a sangue la folla troppo esagitata. Quel giorno, Lars infilò il dito tra il rullante e la bacchetta e sanguinò copiosamente. Seguirono tre settimane di riposo per la band, che iniziò in seguito una nuova fase del tour: nella struttura del palco era presente ora una sezione a forma di diamante chiamata 'Snake Pit' (fossa dei serpenti) in cui dei fans 'privilegiati' (vincitori di concorsi, eccetera) potevano assistere allo show da posizione speciale. Il percorso del tour vide i Four Horsemen galoppare da una parte all'altra dell'America, andate e ritorno. Il 12 ottobre si esibirono a Oakland, quindi toccarono Illinois, Wisconsin, Michigan, Iowa, Minnesota. L'entusiasmo del pubblico non esitava a placarsi, anzi cresceva vertiginosamente. Il 9 novembre esce il secondo singolo, la ballata 'The Unforgiven'; la band intraprende un breve minitour in Canada e torna poi all'azione in Pennsylvania, Indiana, Missouri, Nebraska, Ohio, New York, Massachussettes. La scaletta prevedeva sempre 'Enter Sandman' come opener: ormai il pezzo era famosissimo e apprezzato non solo dai metal fans ma anche da tantissima gente estranea all'oscuro mondo dell'heavy rock nel quale la band aveva sempre navigato. Le hit del Black Album erano ovviamente immancabili in ogni serata, ma non per questo i Quattro Cavalieri toglievano spazio ai pezzi vecchi, quelli più potenti e quelli più cupi, quelli velocissimi e quelli tecnici e strutturati che tanto mandavano in delirio i fans di vecchia data. La trasferta conclusiva del tour vide i Metallica impegnati in Giappone, col concerto alla vigilia di Capodanno al Tokyo Dome che completava un anno spettacolare e intensissimo. Tuttavia il 1992 si annunciava ancora più impegnativo: il tour si sarebbe protratto oltre ogni previsione, perchè il virus 'Metallica' aveva bisogno di una quantità di tempo enorme per potersi placare.

METALLICA (1991). GENERE: heavy metal. VOTO: 80. TRACKS: Enter Sandman, Sad But True, Holier Than Thou, The Unforgiven, Wherever I May Roam, Don't Tread On Me, Through the Never, Nothing Else Matters, Of Wolf and Man, The God That Failed, My Friend of Misery, The Struggle Within.

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