1984, L'EVOLUZIONE TECNICA IN RIDE THE LIGHTNING
NOI CAVALCHIAMO I FULMINI!
NOI CAVALCHIAMO I FULMINI!
LA SECONDA MERAVIGLIA. Nel 1984 i Metallica pubblicarono un nuovo album, Ride the Lightning, per la prima volta con Flemming Rasmussen alla produzione e sotto contratto con la Elektra Records. Rispetto a Kill 'Em All, questo secondo lavoro presentò una maggiore versatilità nei ritmi ed una presenza più rilevante di sonorità melodiche ed introspettive, come nel caso del brano 'Fade to Black; inoltre furono stratificate le parti musicali capaci di mettere in maggiore rilievo la tecnica chitarristica di Kirk Hammett, soprattutto nella biblica 'Creeping Death'. Queste innovazioni vennero aggiunte al solito repertorio di riff rocciosi e ritmiche serrate, per consolidare la posizione della band al vertice dei maggiori esponenti dell'heavy metal più agguerrito. Anche i testi presentarono elementi più ricercati, ad esempio quello di 'For Whom The Bell Tolls', che prese spunto dal sermone di John Donne Per chi suona la campana citato poi nel romanzo omonimo di Hemingway. Proprio queste caratteristiche musicali distinsero i Metallica dagli altri grandi gruppi thrash metal del momento, ovvero Megadeth, Anthrax e Slayer, e permisero a Ride the Lightning di vendere circa 8 milioni di copie, di cui oltre la metà nei soli USA.
VIVACI. L'Europa, dunque. Parte il Seven Dates Of Hell Tour, e i Metallica fanno da spalla ai mitici Venom, già supportati in patria mesi prima. La prima esibizione europea fu alla Volkshaus di Zurigo. Per andare a salutare i fans fuori dal locale, uno dei Metallica ruppe una finestra mandando in collera i promoter per aver danneggiato il posto. Gem Howard della Music For Nations (MFN), che si occupava di loro, li fece nascondere nel camerino dei Venom. I ragazzini se ne stettero li per un bel pò, silenziosi e impauriti! Grandi show e grande accoglienza scandiscono le date della calata europea dei Metallica, che intanto pianificano un nuovo album. Il tour fece anche una tappa al Teatro Tenda di Milano: tra una Hit the Lights e una The Four Horsemen, tra No Remorse e Motorbreath, brilla la nuova Ride the Lightning, prima della conclusiva Whiplash. La band suona poi a Parigi e all'Aardschock Festival in Olanda, prima di concludere la mega trasferta il 12 febbraio al Poperinge Festival in Belgio. Dove si beccò i tradizionali scherzi di fine tour dei Venom: qualcuno versò del talco sulla batteria, altri tiravano ortaggi e facevano chiasso. Le due band si trovavano bene ed erano ben integrate, ma i giovani Metallica quasi impauriti ridevano senza reagire alle goliardate dei blackster! Lars, vivace e loquace come sempre, era un pò il portavoce della band e già da allora amava parlare molto nelle interviste. James aveva i piedi ben piantati per terra, era simpatico e felicissimo di trovarsi lì, in Europa, nei Metallica. Il suo sogno era realtà e lo viveva al massimo. Amava stare sul palco e non se la tirava mai: era come i suoi fans, era uno di loro, come lo era sempre stato anche prima di fondare la band. Kirk era più silenzioso e posato, ma ancor più di lui era Cliff l'elemento sempre rilassato della band: giacca in jeans, pantaloni a zampa e self control assoluto. Il bassista era però un elemento rispettato e di grandissimo impatto sulla band.
AL LAVORO. In primavera, per promuovere il nuovo tour, uscì il singolo di Jump In The Fire con versioni live di Seek & Destroy e Phantom Lord. La copertina, con un grosso demone, diventa sfondo di t-shirt e felpe dei fans. Il singolo fu un importante aiuto all'economia della band. Zazula e la Megaforce non avevano abbastanza fondi per un secondo album, che sarebbe stato finanziato dunque dalla MFN. I Metallica decisero di registrare in Danimarca -il paese di Lars- agli Sweet Silence Studios di Copenaghen. Il produttore sarebbe stato Fleming Rasmussen, che nel 1981 aveva impressionato i ragazzi con 'Difficult To Cure' dei Rainbow. Nel febbraio 1984 i ragazzi si trasferirono a Copenaghen, per la registrazione del disco. Lavoravano nella sala prove in cui registravano anche i Mercyful Fate, e dormivano nello studio stesso perchè non avevano i soldi per mantenersi un albergo. I pezzi erano già pronti e la scaletta era quasi perfetta: c'era da fare solo il lavoro in studio. Con grande dedizione, Metallica sostennero a lungo anche delle session notturne. Facevano due turni, uno dei quali dalle 19 alle 5 di notte. Il produttore Rasmussen dava consigli ed era propositivo, pur non invadendo nel sound della band. I Metallica furono contenti, si divertirono nelle registrazioni e svilupparono un bel feeling con Rasmussen. i Metallica erano molto determinati. Ricorda James: 'Abbiamo detto "sti cazzi, stavolta facciamo da soli". Avevamo un budget da rispettare, abbastanza alto ma non al punto di poter scegliere lo studio e il produttore che volevamo. Allora abbiamo detto 'accontentiamoci dello studio migliore che troviamo e prendiamo il miglior tecnico interno'! Decisero di sostenere due sessioni di registrazione per via degli impegni dello studio: la prima a febbraio e marzo, la seconda a giugno; ciò permetteva di andare in tour tra aprile e maggio. Nonostante saltò per scarse vendite un tour nel Regno Unito con Rods ed Exciter, i Metallica non se ne stettero con le mani in mano e il 27 marzo e l'8 aprile si gustarono due serate al celebre Marquee Club di Londra. Fu un grande successo e i fans inglesi accorsero in ottimo numero. La prima data vide tra i poganti anche Brian Tatler, chitarrista dei Diamond Head che tre anni prima avevano conosciuto e ospitato Lars: 'La musica sembrava un pò eccessiva al primo acchito, velocissima, implacabile. Non riuscivo a seguirla tutta, ci ho messo un pò per farci l'orecchio. Mi chiedevo come diavolo facessero a suonare quella roba. E se qualcuno di loro se ne fosse andato, come avrebbero fatto a suonare quel set? Non era solo una questione di complessità, però: erano pezzi lunghissimi, con un'infinità di parti tirate e piccoli dettagli sui quali dovevano aver perso dei secoli. Ero impressionato dalla tecnica musicale, ma i testi sembravano quasi un muro che mi veniva addosso a centocinquanta all'ora'! Lars e James festeggiarono lil debutto in Gran Bretagna con una bella sbronza delle loro, dimenandosi da un pub all'altro per tutta la notte. Si fermarono anche in un Kentucky Fried a comprare una vaschetta di cosce di pollo, ma inebetiti dai fumi dell'alcool la riempirono di vomito! James, completamente fuori di testa, si arrampicò sul tetto del Classic Cannon Cinema e cercò di smantellare l'insegna al neon del locale: fu acchiappato dai poliziotti locali, che lo tennero qualche ora al fresco prima di rilasciarlo con severi ammonimenti. In Europa il metal estremo era del tutto ignorato, a quei tempi. Solo Bathory e Venom venivano a malapena citati sulla stampa musicale specializzata. Le radio passavano Duran Duran in continuazione. I Metallica erano preoccupati per l'eccessiva melodia di un loro pezzo nuovo: non tanto di Fade To Black quanto di Escape. Ci scherzavano su: 'è da singolo!' I Metallica diedero l'annuncio del nuovo album ai fans e alla stampa inglesi. Dopodichè tornarono in Danimarca a completare le session per RTL. Al termine delle registrazioni partirono per il nuovo tour, toccando anche Olanda e Germania di spalla ai coloratissimi Twisted Sister. L'ultima data, il 10 giugno all'Heavy Sound Festival a Poperinge (Belgio), fu una serata di fuoco: i Metallica si esibirono prima degli headliner Motorhead. Il 27 luglio 1984 esce 'Ride The Lightning', distribuito dalla Music For Nations nel Regno Unito, dalla Megaforce negli USA e dalla Roadrunner in Olanda. L'album è sensazionale e desta grande interesse l'enorme salto di professionalità e capacità compositiva effettuato dai giovani americani.
RIDE THE LIGHTNING. La vera qualità del disco sta nelle variazioni e nella vena del metodo compositivo. Niente è banale o scontato. In copertina finisce una sedia elettrica sospesa al centro di una tempesta, un cielo blu intenso spezzato dai fulmini. L'opener Fight Fire With Fire è preceduta da un'inquietante intro acustica che lascia spazio a un riff veloce e brutale. Uno dei brani più rapidi della band, una cavalcata a briglia sciolta che si conclude con un'esplosione nucleare: da questa nasce la title track, col suo duello di chitarre. La potente sezione di chitarra solista è stratificata sotto una bordata di note, che si concentrano poi in una lunga parte strumentale. For Whom The Bell Tolls è un pezzo heavy metal di superba efficacia, scandito da rintocchi funebri e senza tendenze thrash. Da maestro l'assolo di brano che lo apre. Fade To Black è una ballata acustica dall'andamento discendente, fino alla parte finale molto più dura conclusa in un assolo spaziale per intensità melodica e armonica: un modello seguito più volte negli album a seguire. Il riff variabile e un bel giro di rullata di Lars, in Trapped Under Ice, antecedono Escape, che riporta la band su tempi standard quindi thrashy; il capolavoro assoluto del disco è Creeping Death, riff sfuggente ricco di armonie vocali e chitarristiche. Parla di faraoni e piaghe bibliche, ed ha un'atmosfera drammatica con inizio e conclusione imponenti ed impetuosi. La band è in forma massima: la violenza verbale di Hetfield, gli inserti di Burton, l'assolo straordinario di Hammett -concluso con doppio tapping- e la solidità della 'macchina' Ulrich sono l'istantanea di una band imbattibile. Conclude l'album The Call Of Ktulu, epico e lungo pezzo strumentale. I Metallica hanno imparato a suonare e strutturare meglio i pezzi, grazie al tempo abbondante a disposizione in studio. RTL è meno sintonizzato sui canoni estremi del thrash, ed eleva la band al livello di eccellenza di gruppi affermati come gli Iron Maiden. Il giornalista musicale Martin Popoff disse: 'La produzione era elastica ma esplosiva, era straordinaria, la velocità era sovrumana, gli stacchi, le ripartenze. Quell'album lo abbiamo sentito e risentito fino alla nausea!'. Anche Jeff Becerra, leader dei Possessed, ha speso grandi complimenti per RTL: 'L'ho sentito per la prima volta su KVSF Radio, verso le due di notte, e sono rimasto allucinato: mi sembrava il pezzo del secolo'.
NUOVA CASA DISCOGRAFICA. Nuovo disco comporta nuovo tour: intanto i Metallica avevano deciso di interrompere il loro rapporto con la Megaforce perchè se RTL avesse avuto successo Zazula non avrebbe dovuto diventare loro manager e provvedere alla loro carriera come boss della casa discografica. Fatalità volle che la Megaforce avesse organizzato uno showcase dei suoi gruppi al Roseland di New York il 3 agosto: Metallica, Anthrax e Raven si esibirono di fronte al gotha dell'industria musicale. I Metallica si erano già esibiti in qualcosa di simile il 20 luglio: un concerto segreto al Mabuhuy Gardens sotto il nome di Four Horsemen. Il thrash metal era ormai esploso e faceva gola ai pezzi grossi del music business, che setacciavano la zona in cerca di gruppi promettenti. E in quell'inizio di agosto furono stupefatti dalla prestazione dei Metallica: ai pezzi classici, come Phantom Lord, aggiunsero le nuove canzoni e suonarono per la prima volta For Whom The Bell Tolls, un pezzo heavy pesante ispirato al romanzo di Hemingway. Rimasero particolarmente colpiti Cliff Burnatein della Q-Prime (che già curava gli interessi dei Def Leppard) e Michael Alago, direttore artisti e di repertorio della Elektra Records. Ben presto tra le tre parti si avvia una trattativa che diventa contratto: la situazione più vantaggiosa offerta dalla Elektra portò i Metallica a staccarsi dalla Megaforce che pur aveva corso tanti rischi per loro. La Megaforce non avrebbe avuto le risorse per mantenere i Metallica ancora nella sua scuderia. Ancora oggi Zazula ricorda con tristezza quel momento: 'eravamo come padre e figlio, era un rapporto molto stretto'. Lars dirà che gli Zazula sono stati 'i padrini dell'heavy metal'. In ogni caso Zazula era già rassegnato all'addio: l'Elektra l'aveva già contattato, dicendogli che era da tempo che qualcuno non tirava fuori una band come quella, negli USA. Il contratto che Zazula firmò con l'Elektra gli permise di tenere a galla la Megaforce, che crebbe e sarebbe diventata una delle etichette di maggior rispetto. L'Elektra ripubblicò subito RTL con una promozione più accurata e l'uscita del singolo di Creeping Death. Nel singolo furono pubblicate come b-sides le cover di Am I Evil e Blitzkrieg. I Metallica contattarono Sean Harris dei Diamond Head, per chiedere i diritti d'uso del testo di Am I Evil. Ricorda Harris: 'Risposi "Non capisco perchè, ma fate pure". Oggi sono contento di averlo fatto!'. Infatti la cover diventa uno dei pezzi più amati dai Metalli-fan, e pure i seguaci degli Head ammettono che la versione di Hetfield e compagni supera l'originale!
BANG THE HEAD THAT DOESN'T BANG TOUR. RTL si diffonde alla grande in Europa e in America. I Metallica sono pronti a portarlo in giro in quello che viene chiamato Bang The Head That Doesn't Bang Tour (sbatti la testa che non sbatte), supportati dai Tank, vecchia gloria della NWOBHM. L'impegno profuso dai ragazzi è straordinario: alla lunga trasferta europea sarebbe seguito un itinerario ancor più lungo in America. Il tour inizia il 16 novembre 1984 a Rusen (Francia) per spostarsi in seguito a Poperinge in Belgio prima del ritorno in Francia con le date a Parigi, Lione, Marsiglia, Tolosa, Bordeaux, Montpellier, Nizza. I Metallica scendono anche a Milano e Venezia, prima di toccare Zurigo e salire in Germania, con le esibizioni di Mainz, Norimberga, Mannheim, Sindelfinger, Colonia Cosnabruck e Amburgo. Il thrash metal esplode anche ad Amsterdam, prima della trionfale esibizione a Copenaghen, la città natale di Lars. La carovana mette a ferro e fuoco anche Svezia e Finlandia, prima di concludere il tour europeo in quel di Londra. I ragazzi passano il Natale nella loro Bay Area e a Los Angeles: una pausa meritatissima.
VIVACI. L'Europa, dunque. Parte il Seven Dates Of Hell Tour, e i Metallica fanno da spalla ai mitici Venom, già supportati in patria mesi prima. La prima esibizione europea fu alla Volkshaus di Zurigo. Per andare a salutare i fans fuori dal locale, uno dei Metallica ruppe una finestra mandando in collera i promoter per aver danneggiato il posto. Gem Howard della Music For Nations (MFN), che si occupava di loro, li fece nascondere nel camerino dei Venom. I ragazzini se ne stettero li per un bel pò, silenziosi e impauriti! Grandi show e grande accoglienza scandiscono le date della calata europea dei Metallica, che intanto pianificano un nuovo album. Il tour fece anche una tappa al Teatro Tenda di Milano: tra una Hit the Lights e una The Four Horsemen, tra No Remorse e Motorbreath, brilla la nuova Ride the Lightning, prima della conclusiva Whiplash. La band suona poi a Parigi e all'Aardschock Festival in Olanda, prima di concludere la mega trasferta il 12 febbraio al Poperinge Festival in Belgio. Dove si beccò i tradizionali scherzi di fine tour dei Venom: qualcuno versò del talco sulla batteria, altri tiravano ortaggi e facevano chiasso. Le due band si trovavano bene ed erano ben integrate, ma i giovani Metallica quasi impauriti ridevano senza reagire alle goliardate dei blackster! Lars, vivace e loquace come sempre, era un pò il portavoce della band e già da allora amava parlare molto nelle interviste. James aveva i piedi ben piantati per terra, era simpatico e felicissimo di trovarsi lì, in Europa, nei Metallica. Il suo sogno era realtà e lo viveva al massimo. Amava stare sul palco e non se la tirava mai: era come i suoi fans, era uno di loro, come lo era sempre stato anche prima di fondare la band. Kirk era più silenzioso e posato, ma ancor più di lui era Cliff l'elemento sempre rilassato della band: giacca in jeans, pantaloni a zampa e self control assoluto. Il bassista era però un elemento rispettato e di grandissimo impatto sulla band.
AL LAVORO. In primavera, per promuovere il nuovo tour, uscì il singolo di Jump In The Fire con versioni live di Seek & Destroy e Phantom Lord. La copertina, con un grosso demone, diventa sfondo di t-shirt e felpe dei fans. Il singolo fu un importante aiuto all'economia della band. Zazula e la Megaforce non avevano abbastanza fondi per un secondo album, che sarebbe stato finanziato dunque dalla MFN. I Metallica decisero di registrare in Danimarca -il paese di Lars- agli Sweet Silence Studios di Copenaghen. Il produttore sarebbe stato Fleming Rasmussen, che nel 1981 aveva impressionato i ragazzi con 'Difficult To Cure' dei Rainbow. Nel febbraio 1984 i ragazzi si trasferirono a Copenaghen, per la registrazione del disco. Lavoravano nella sala prove in cui registravano anche i Mercyful Fate, e dormivano nello studio stesso perchè non avevano i soldi per mantenersi un albergo. I pezzi erano già pronti e la scaletta era quasi perfetta: c'era da fare solo il lavoro in studio. Con grande dedizione, Metallica sostennero a lungo anche delle session notturne. Facevano due turni, uno dei quali dalle 19 alle 5 di notte. Il produttore Rasmussen dava consigli ed era propositivo, pur non invadendo nel sound della band. I Metallica furono contenti, si divertirono nelle registrazioni e svilupparono un bel feeling con Rasmussen. i Metallica erano molto determinati. Ricorda James: 'Abbiamo detto "sti cazzi, stavolta facciamo da soli". Avevamo un budget da rispettare, abbastanza alto ma non al punto di poter scegliere lo studio e il produttore che volevamo. Allora abbiamo detto 'accontentiamoci dello studio migliore che troviamo e prendiamo il miglior tecnico interno'! Decisero di sostenere due sessioni di registrazione per via degli impegni dello studio: la prima a febbraio e marzo, la seconda a giugno; ciò permetteva di andare in tour tra aprile e maggio. Nonostante saltò per scarse vendite un tour nel Regno Unito con Rods ed Exciter, i Metallica non se ne stettero con le mani in mano e il 27 marzo e l'8 aprile si gustarono due serate al celebre Marquee Club di Londra. Fu un grande successo e i fans inglesi accorsero in ottimo numero. La prima data vide tra i poganti anche Brian Tatler, chitarrista dei Diamond Head che tre anni prima avevano conosciuto e ospitato Lars: 'La musica sembrava un pò eccessiva al primo acchito, velocissima, implacabile. Non riuscivo a seguirla tutta, ci ho messo un pò per farci l'orecchio. Mi chiedevo come diavolo facessero a suonare quella roba. E se qualcuno di loro se ne fosse andato, come avrebbero fatto a suonare quel set? Non era solo una questione di complessità, però: erano pezzi lunghissimi, con un'infinità di parti tirate e piccoli dettagli sui quali dovevano aver perso dei secoli. Ero impressionato dalla tecnica musicale, ma i testi sembravano quasi un muro che mi veniva addosso a centocinquanta all'ora'! Lars e James festeggiarono lil debutto in Gran Bretagna con una bella sbronza delle loro, dimenandosi da un pub all'altro per tutta la notte. Si fermarono anche in un Kentucky Fried a comprare una vaschetta di cosce di pollo, ma inebetiti dai fumi dell'alcool la riempirono di vomito! James, completamente fuori di testa, si arrampicò sul tetto del Classic Cannon Cinema e cercò di smantellare l'insegna al neon del locale: fu acchiappato dai poliziotti locali, che lo tennero qualche ora al fresco prima di rilasciarlo con severi ammonimenti. In Europa il metal estremo era del tutto ignorato, a quei tempi. Solo Bathory e Venom venivano a malapena citati sulla stampa musicale specializzata. Le radio passavano Duran Duran in continuazione. I Metallica erano preoccupati per l'eccessiva melodia di un loro pezzo nuovo: non tanto di Fade To Black quanto di Escape. Ci scherzavano su: 'è da singolo!' I Metallica diedero l'annuncio del nuovo album ai fans e alla stampa inglesi. Dopodichè tornarono in Danimarca a completare le session per RTL. Al termine delle registrazioni partirono per il nuovo tour, toccando anche Olanda e Germania di spalla ai coloratissimi Twisted Sister. L'ultima data, il 10 giugno all'Heavy Sound Festival a Poperinge (Belgio), fu una serata di fuoco: i Metallica si esibirono prima degli headliner Motorhead. Il 27 luglio 1984 esce 'Ride The Lightning', distribuito dalla Music For Nations nel Regno Unito, dalla Megaforce negli USA e dalla Roadrunner in Olanda. L'album è sensazionale e desta grande interesse l'enorme salto di professionalità e capacità compositiva effettuato dai giovani americani.
RIDE THE LIGHTNING. La vera qualità del disco sta nelle variazioni e nella vena del metodo compositivo. Niente è banale o scontato. In copertina finisce una sedia elettrica sospesa al centro di una tempesta, un cielo blu intenso spezzato dai fulmini. L'opener Fight Fire With Fire è preceduta da un'inquietante intro acustica che lascia spazio a un riff veloce e brutale. Uno dei brani più rapidi della band, una cavalcata a briglia sciolta che si conclude con un'esplosione nucleare: da questa nasce la title track, col suo duello di chitarre. La potente sezione di chitarra solista è stratificata sotto una bordata di note, che si concentrano poi in una lunga parte strumentale. For Whom The Bell Tolls è un pezzo heavy metal di superba efficacia, scandito da rintocchi funebri e senza tendenze thrash. Da maestro l'assolo di brano che lo apre. Fade To Black è una ballata acustica dall'andamento discendente, fino alla parte finale molto più dura conclusa in un assolo spaziale per intensità melodica e armonica: un modello seguito più volte negli album a seguire. Il riff variabile e un bel giro di rullata di Lars, in Trapped Under Ice, antecedono Escape, che riporta la band su tempi standard quindi thrashy; il capolavoro assoluto del disco è Creeping Death, riff sfuggente ricco di armonie vocali e chitarristiche. Parla di faraoni e piaghe bibliche, ed ha un'atmosfera drammatica con inizio e conclusione imponenti ed impetuosi. La band è in forma massima: la violenza verbale di Hetfield, gli inserti di Burton, l'assolo straordinario di Hammett -concluso con doppio tapping- e la solidità della 'macchina' Ulrich sono l'istantanea di una band imbattibile. Conclude l'album The Call Of Ktulu, epico e lungo pezzo strumentale. I Metallica hanno imparato a suonare e strutturare meglio i pezzi, grazie al tempo abbondante a disposizione in studio. RTL è meno sintonizzato sui canoni estremi del thrash, ed eleva la band al livello di eccellenza di gruppi affermati come gli Iron Maiden. Il giornalista musicale Martin Popoff disse: 'La produzione era elastica ma esplosiva, era straordinaria, la velocità era sovrumana, gli stacchi, le ripartenze. Quell'album lo abbiamo sentito e risentito fino alla nausea!'. Anche Jeff Becerra, leader dei Possessed, ha speso grandi complimenti per RTL: 'L'ho sentito per la prima volta su KVSF Radio, verso le due di notte, e sono rimasto allucinato: mi sembrava il pezzo del secolo'.
RIDE THE LIGHTNING (1984). GENERE: thrash metal. VOTO: 100/100. TRACKLIST: Fight Fire with Fire, Ride the Lightning, For Whom the Bell Tolls, Fade to Black, Trapped under Ice, Escape, Creeping Death, The Call of Ktulu.
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